La Bellezza delle Piccole Cose

Imparare a fluire con l’esperienza significa assaporare fino in fondo ogni momento discreto e rimanere ricettivi, attenti ad accogliere ciò che si muove in noi. Questo non è, però, l’unico passaggio importante da fare, perché in base alla coloritura specifica dell’esperienza che stiamo vivendo, tenderemo ad attaccarci ad essa, rigettarla oppure ignorarla.

Nel primo caso, il caso dell’attaccamento a un’esperienza piacevole, tenderemo ad alimentare un pensiero circolare che riflette la spinta del desiderio, attivato da un meccanismo fisiologico del corpo, che ne vuole sempre di più. E’ il caso di un buon pasto saporito, oppure di un odore gradevole, oppure un momento di divertimento, calore e intimità con un’altra persona, fino al caso estremo delle dipendenze patologiche.

Nel secondo caso, il caso del rifiuto, o avversione, di un’esperienza spiacevole, tutto il nostro sistema psico-corporeo impiegherà energia per cercare di allontanare da sé o non ripetere mai più quella esperienza. E’ il caso ad esempio di quando assaggiamo cibo avariato o che non ci piace, di quando facciamo un piccolo incidente in automobile  e come prima reazione emotiva spesso c’è la paura di rimettersi alla guida e l’impulso a rimandare il più possibile questo momento, fino al caso estremo di rifiuto della vita presente nella depressione.

Nel terzo caso, il caso delle esperienze neutre, spesso ci suscitano noia se non indifferenza, per poi a volte sfociare nel grande bacino delle esperienze spiacevoli. Spesso ci dimentichiamo che le esperienze neutre possono trasmetterci un senso di stabilità, pace e sicurezza.

E’ interessante osservare come in ognuno di questi casi, se assecondiamo la reazione che segue l’esperienza senza prenderne consapevolezza, assisteremo ad una mobilitazione di energia nella direzione dell’automatismo, un moto interno che occupa spazio psico-corporeo, o più semplicemente, mentale. Lo spazio mentale occupato da questi meccanismi reattivi, toglie ossigeno all’elaborazione e all’integrazione dell’esperienza all’interno del nostro sé, che dispone un minor quantitativo di spazio per accogliere la nuova esperienza in entrata.

C’è sempre una nuova esperienza da accogliere, pur piccola che sia, che può insegnarci qualcosa, arricchirci, ed essere il nostro più grande maestro.

Per fluire con la vita, quindi, è necessario accogliere l’esperienza da una posizione di consapevolezza, passarci attraverso e infine lasciarla andare. In questo modo possiamo imparare a vivere con pienezza il momento presente, accogliendo e superando la sofferenza, saper godere e gioire della bellezza delle piccole cose.

Un istante passa la fiaccola a quello successivo, che la passa a quello successivo, a quello successivo ancora, così da mantenere acceso il fuoco della vita nel suo costante fluire.