Presenza assenza – poesia

C’è un uomo, sta pregando.

C’è una donna, sta pregando.

Ci sono esseri umani.

Ci sono io.

 

Corpo, mente, spirito. Ci sono io.

Per la prima volta vedo la paura e non ne sono più schiavo.

Posso vivere il mistero a cui sono destinato,

a cui tutti siamo destinati.

 

Illusioni? Realtà?

Se il destino fosse la somma delle nostre preghiere,

la somma delle scelte che facciamo?

La nostra definizione del percorso?

 

Immagini,

emergono e sprofondano inattese dalla coscienza.

Influenzano il destino?

Eco di un’umanità vissuta in modo poco umano.

 

Il pozzo della coscienza,

dissetante bevanda o trappola mortale.

Contenuti mutevoli dell’inconscio umano.

Lasciali andare.

 

Vite.

Incessanti, automatiche, veloci.

Vite, le nostre.

Cos’è la preghiera in questo mondo?

 

Uno sguardo amorevole,

una carezza gentile,

una voce che sussurra:

“Ci sono io per te”.

 

Cos’è la preghiera se non una scelta che influenza un destino?

La scelta di affermare:

“Ci sono io per me”,

“Ci sono io per te”.